sabato 15 novembre 2025

Libri sul comodino

 

Ci sono libri sul comodino che apri quasi ogni giorno. Ce ne sono anche alcuni che non apri quasi mai, eppure esistono e sai che potresti consultarli. Sono come quegli esseri che non visiti mai, ma che ti fanno bene semplicemente perché esistono e sai che puoi vederli aprendo una porta. A volte basta il nome di un autore o un titolo suggestivo. 

JEAN GUITTON 
Lavoro intellettuale




venerdì 14 novembre 2025

Il tempo della poesia

 

Il tempo della poesia non è mai il presente. Né, in realtà, è il passato o il futuro. Il tempo della poesia è non-tempo, perché è quello della memoria immemorabile dell'uomo, tempo essenziale, comune, universale. Per questo è, allo stesso tempo, il tempo del ricordo e della profezia, in cui ogni lettore, di qualsiasi epoca, può situarsi. 

ADA SALAS 
Sulla scrittura poetica




giovedì 13 novembre 2025

Il ritmo del camminare

 

Il ritmo del camminare genera una sorta di ritmo del pensiero, e attraversare un paesaggio risuona o stimola il passaggio attraverso una serie di pensieri. Questo crea una curiosa consonanza tra il passaggio interno ed esterno, suggerendo che anche la mente sia una sorta di paesaggio e che camminare sia un modo per attraversarlo. 

REBECCA SOLNIT 
Voglia di viaggiare




mercoledì 12 novembre 2025

Scomparire nell'opera

 

Questa è, indiscutibilmente, una delle più grandi soddisfazioni dello scrittore: scomparire nell'opera. La natura misteriosa dell'atto creativo sembra rendere il compito più facile. Il personaggio creato assume una vita che stupisce l'autore stesso, e attraverso di lui, attraverso questo ignoto, il romanziere emerge da se stesso e raggiunge una strana comunicazione con il mondo. Ma l'atto creativo, misterioso e intimo, rimane nell'ombra, dietro l'opera. Appartiene alla vita dello scrittore, non alla sua letteratura.

SOLEDAD PUÉRTOLAS 
La vita nascosta




martedì 11 novembre 2025

Il dizionario

 

Una volta soddisfatto il bisogno, nasce la curiosità. Dopo aver letto ciò che si cercava, il dizionario invita a vagare tra le sue pagine. Perché è piacevole vedere ciò che si sa stampato, perché una parola ne ricorda un'altra e si vuole verificare se un particolare argomento viene affrontato secondo i propri preconcetti o conoscenze. Si cerca, tra le altre cose, cosa è successo di recente o cosa si è appreso di recente: per informazioni, ma anche semplicemente per la curiosità di "vedere se c'è". Leggere un dizionario alfabetico da cima a fondo sarebbe considerato eccentrico. Chiunque affermi di provarci è considerato pazzo. Ma questa lettura non utilitaristica, che scorre qua e là, è un fenomeno frequente. Qualcosa rimane senza dubbio di queste incursioni nei pozzi di conoscenza che sono i dizionari, e lo si lascia sfuggire in una conversazione, in una lettera... 

FERNANDO HUARTE MORTON 
Uso e fruizione dei dizionari e delle enciclopedie




lunedì 10 novembre 2025

Idee brevi


Non ho opinioni, ho solo idee brevi, transitorie e fugaci, più simili alle locande fatiscenti dove ci fermiamo per una notte che alle splendide dimore, dove non sappiamo se viviamo o se siamo prigionieri della loro stessa magnificenza.  

NICOLÁS GÓMEZ DÁVILA 
Note




domenica 9 novembre 2025

Quei pezzi mancanti

 

La scrittura è uno stato permanente di mancanza. Il suo luogo è il vuoto. Il poeta non enuncia: chiama, convoca. Ripercorre il cammino dell'ellissi quotidiana. Cerca, nella parola, il volto della realtà che la realtà sfugge. Non fugge dalla realtà; cerca di completarla, di aumentarla. Non la trasmuta; la rivela. Il suo sguardo non è parziale, ma totalizzante. Le poesie sono frammenti, sì: quei pezzi mancanti nel puzzle illusorio della nostra esistenza. 

ADA SALAS 
Sulla scrittura poetica