sabato 8 novembre 2025

L'amico esemplare

 

Un buon libro è l'amico esemplare che dà tutto e non chiede nulla. L'insegnante generoso che non si tira mai indietro dalla sua conoscenza né si stanca di ripetere ciò che sa. Il fedele trasmettitore di antica prudenza e saggezza. La consolazione dei tempi tristi. Colui che fa dimenticare al prigioniero la sua prigione e all'esilio la sua nostalgia. Il sedativo delle grandi imprese, che ci accompagna ovunque andiamo, con il nostro dolore. Il mentore delle decisioni gravi. Colui che intenerisce i nostri cuori nei momenti difficili, o ci rinvigorisce quando iniziamo a vacillare. E dopo essere stato tutto questo, ha la sovrana grandezza di non ipotecare la nostra gratitudine. Una volta letto, lo rimettiamo semplicemente sullo scaffale, o lo lasciamo dimenticato sul sedile di un treno. Non importa. Non ci chiederà conto di ciò che ci ha dato, né serberà rancore se non lo abbiamo ringraziato. 

GREGORIO MARAÑÓN 
Il libro e il libraio




venerdì 7 novembre 2025

Infinitamente

 

L'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande segnano i confini delle zone interdette al cittadino. Quando un amante afferma un amore infinito, il suo modo di parlare deve essere denunciato come filosoficamente irresponsabile. 

ERNESTO SÁBATO
L'Uno e l'universo




giovedì 6 novembre 2025

Leggere è conoscere

 

I libri ci permettono di sperimentare un mondo più ampio, infiniti punti di vista, tempi e spazi. La letteratura esplora la condizione umana: ne è l'oggetto. Leggere è conoscere, comprendere e tollerare. Leggere è entrare in contatto con la bellezza.

MONICA LAVIN 
Leggo, quindi scrivo




mercoledì 5 novembre 2025

Cosa pensano gli altri?

 

Intere giornate passate a non pensare a nulla, soggette alla tirannia e al capriccio del momento. Cosa pensano gli altri? Questa domanda mi sembra un problema, finché non ricordo il vuoto in cui vago per giorni e giorni, come un lungo, pigro lago blu. 

NICOLÁS GÓMEZ DÁVILA 
Note 




martedì 4 novembre 2025

Sempre alla ricerca


La scienza interpreta lo sguardo in tre modi (combinabili): in termini di informazione (lo sguardo informa), in termini di relazione (gli sguardi si scambiano), in termini di possesso (grazie allo sguardo, tocco, raggiungo, afferro, sono afferrato): tre funzioni: ottica, linguistica, tattile. Ma lo sguardo è sempre alla ricerca: qualcosa, qualcuno. È un segno inquieto: una dinamica singolare per un segno; la sua potenza lo travolge. 

ROLAND BARTHES 
L'ovvio e l'ottuso




lunedì 3 novembre 2025

Un territorio

 

Il futuro è un territorio del passato.

WALTER J. ONG 
Journal of Communication, Settembre 1981




domenica 2 novembre 2025

Sopravvive sempre

 

Nella vita non c'era nulla che andasse perduto. Di un amore, di un'amicizia, sopravvive sempre il ricordo. 

CARLO CASSOLA 
Ferrovia locale