Sapete che cos'è un classico, vero? Un libro che tutti citano e nessuno legge.
ERNEST HEMINGWAY
Dal nostro inviato Ernest Hemingway
Sapete che cos'è un classico, vero? Un libro che tutti citano e nessuno legge.
ERNEST HEMINGWAY
Dal nostro inviato Ernest Hemingway
In tutto ciò che può essere definito lettura, il processo deve essere coinvolgente e voluttuoso; dobbiamo deliziarci con il libro, esserne incantati e dimenticare noi stessi, e finire di leggere con la testa piena della più colorata e caleidoscopica danza di immagini, incapaci di dormire o di sostenere un pensiero prolungato.
ROBERT LOUIS STEVENSON
Memorie per l'oblio
La storia di un ruscello, anche il più piccolo che sgorga e scompare tra il muschio, è la storia dell'infinito. Le sue gocce scintillanti hanno perforato granito, calcare e argilla; sono state neve sulla cima della fredda montagna, una molecola di vapore nella nuvola, schiuma bianca sulle onde sollevate. Il sole, nel suo corso quotidiano, le ha fatte brillare di bellissimi riflessi; la pallida luce della luna le ha illuminate di una iridescenza appena percettibile; il fulmine le ha trasformate in idrogeno e ossigeno, e poi, in una nuova collisione, ha fatto scendere i loro elementi primordiali sotto forma di pioggia. Tutti gli agenti dell'atmosfera e dello spazio, e tutte le forze cosmiche, hanno lavorato di concerto per modificare incessantemente l'aspetto e la posizione dell'impercettibile goccia; a sua volta, essa stessa è un mondo, come le enormi stelle che ruotano attraverso i cieli, e la sua orbita si dispiega eternamente da cielo a cielo, senza sosta.
ELISÉE RECLUS
Il ruscello
Dopo il piacere di possedere un libro, non c'è niente di più dolce che parlarne.
CHARLES NODIER
Informazioni sui libri
La scrittura è come la segregazione delle resine; non è un atto, ma una lenta formazione naturale. Muschio, umidità, argilla, melma, fenomeni delle profondità, e non dei sogni, ma del fango scuro dove fermentano le figure dei sogni. Scrivere non è fare, ma stabilirsi, essere.
JOSÉ ÁNGEL VALENTE
Mandorla
Alcuni viaggiatori, sfiniti dal caldo, videro un platano a mezzogiorno e andarono a ripararsi sotto di esso, sdraiandosi alla sua ombra per riprendersi. Dopo aver alzato lo sguardo verso il platano, si dissero l'un l'altro: "Quanto è inutile e sterile questo albero per gli esseri umani!". Il platano rispose: "Gente ingrata, continuate a godere del mio servizio e mi trattate come inutile e sterile". Così, anche tra gli uomini, alcuni sono così ingrati che, anche quando fanno del bene al prossimo, la loro gentilezza non riceve alcun riconoscimento.
ESOPO
Favole