Se bastasse dimenticare per ricominciare. Come quando passa un’ambulanza e uno d’improvviso si sente al centro di sé, trattenuto per un istante al bordo di se stesso, così talvolta mi sento quando attraversa la città buia il mio ricordo.
Io non credo che possa finire. Ora che ho visto cos’è guerra, cos’è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: «E dei caduti che facciamo? perché sono morti?». Io non saprei cosa rispondere.
Provincia, campagna, gioia di vivere ed elasticità intrinseca: nel pane c'è tutto questo, oggi come allora. Ecco perché il pane è il mezzo privilegiato grazie al quale perderci in noi stessi, alla ricerca di noi stessi.
Voglio essere tutto in amore l’amante l’amata la vertigine la brezza l'acqua che riflette e la nuvola bianca
vaporosa
indecisa
che ci copre un istante.
E sappi che l'affetto nell'addio non è minore che nell'incontro. Rimane uguale e sarà eterno. Ma diverse sono talvolta le vie da percorrere in obbedienza al destino.
L’anima dilata deforma questi oggetti della terra, carica le cose d’assoluto, altera colori, sconvolge volumi, valori, affida nobili poteri a corpi vili.