In guerra, sul campo di battaglia, vediamo cadere un compagno, pare talvolta leggera la ferita, e se facciamo per aiutarlo a rialzarsi, gli si scompongono le membra, è un corpo morto che in seguito dovremo seppellire. Talaltra riteniamo che il colpo sia mortale, che non vi sia speranza, passiamo oltre e ne contiamo uno in meno, ma poi ci guardiamo a fianco e vediamo che si è rialzato con le proprie forze e continua a combattere, pur lasciandosi dietro una scia di sangue. Così sono gli amori. Li riteniamo vivi e sono morti, li riteniamo morti e sono vivi.
JOSÉ SARAMAGO Cosa ne farò di questo libro?