L'amore ci sospende, ci strappa a noi stessi e ci proietta nello strano per eccellenza: un altro corpo, altri occhi, un altro essere. E solo in quel corpo che non è il nostro e in quella vita irrimediabilmente estranea, possiamo essere noi stessi. Non ce n’è più un altro, non ce ne sono più due. Il momento dell'alienazione più completa è quello della riconquista piena del nostro essere.
OCTAVIO PAZ
L'arco e la lira