Le poesie non sono fatte per essere parafrasate, interpretate o commentate. Sono fatte, soprattutto, perché le leggiamo, le scegliamo, le rileggiamo, le preferiamo, le ammiriamo; sono fatte, usiamo questa parola, anche se suona mostruosa al ricercatore erudito, perché le amiamo (o le rifiutiamo); ma non perché le ami il professore, l'autore di un manuale di letteratura con un accento di critica accademica, ma perché le amiamo noi.
GEORGES MOUNIN
La letteratura e le sue tecnocrazie