La storia di un ruscello, anche il più piccolo che sgorga e scompare tra il muschio, è la storia dell'infinito. Le sue gocce scintillanti hanno perforato granito, calcare e argilla; sono state neve sulla cima della fredda montagna, una molecola di vapore nella nuvola, schiuma bianca sulle onde sollevate. Il sole, nel suo corso quotidiano, le ha fatte brillare di bellissimi riflessi; la pallida luce della luna le ha illuminate di una iridescenza appena percettibile; il fulmine le ha trasformate in idrogeno e ossigeno, e poi, in una nuova collisione, ha fatto scendere i loro elementi primordiali sotto forma di pioggia. Tutti gli agenti dell'atmosfera e dello spazio, e tutte le forze cosmiche, hanno lavorato di concerto per modificare incessantemente l'aspetto e la posizione dell'impercettibile goccia; a sua volta, essa stessa è un mondo, come le enormi stelle che ruotano attraverso i cieli, e la sua orbita si dispiega eternamente da cielo a cielo, senza sosta.
ELISÉE RECLUS
Il ruscello
